Una pianta che amo particolarmente: Echinomastus unguispinus. Ha spine fitte e robuste e il fusto ha la classica forma globosa. La pianta in foto è particolarmente sgonfia perché sta uscendo dal periodo di asciutta invernale. La composta è a base di terra di campo, pomice e inerti (ghiaia di fiume e quarzite). Ne ho un paio di esemplari che tengo all’esterno della serra da un paio di anni: crescono più lentamente di quelli in serra e le spine, tutto sommato, non sono più robuste di quelle dei “fratelli” non esposti al sole diretto.
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