Dove tenere le piante grasse in inverno? Fuori, su un pianerottolo o in casa? Un pratico prontuario

Un pratico prontuario e un approfondimento su un tema molto “sentito” da chi coltiva piante succulente e/o cactacee. Ecco cosa troverete leggendo questo articolo, pensato proprio per aiutare chi, con i primi abbassamenti delle temperature, comincia a chiedersi dove collocare le proprie piante grasse quando arriverà il freddo vero e proprio. A meno che non si disponga di una serra, magari dotata di un bruciatore regolato da un termostato, la domanda è in effetti più che pertinente: durante l’inverno è meglio tenere le piante grasse all’esterno (riparate dalla pioggia), oppure in un ambiente fresco come un pianerottolo, una scala interna o addirittura un garage? Oppure è il caso di portare tutte le piante in casa? E’ bene chiarire subito che la risposta a queste domande non può essere tranchant o “assoluta”: ovviamente la corretta collocazione invernale dipende da molti fattori, a partire dalla zona in cui si coltiva (Nord o Sud Italia? Nord o Sud Europa? Mare o alta montagna?) per arrivare alla tipologia di pianta (cactacea, succulenta originaria dell’Africa o del Madagascar? Sempervivum, Crassula, Euphorbia?). Insomma, la casistica è molto ampia e come sempre non esistono regole assolute. Esistono, questo sì, molti punti fermi e molti accorgimenti che è opportuno rispettare per far sì che le nostre succulente trascorrano indenni l’inverno e anzi approfittino della stasi vegetativa per poter rifiorire l’anno seguente.

A queste domande risponde l’articolo che segue, nel quale troverete anche l’indicazione dei corretti accorgimenti da adottare per far svernare al meglio cactus e succulente, avere abbondanti fioriture e, soprattutto, un pratico prontuario con l’indicazione della migliore collocazione per cactacee e succulente organizzato in ordine alfabetico, così da facilitare l’individuazione della pianta, capire in quale range di temperature minime può stare e dove può essere collocata (ad esempio all’esterno, su un pianerottolo, oppure direttamente in casa). (…)

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Verso l’estate: consigli per curare al meglio cactus e succulente ed evitare brutte sorprese

Dopo una primavera quasi inesistente, anomala e brutta (il pensiero corre ovviamente all’Emilia Romagna, cui va tutto il mio supporto), le temperature sono notevolmente risalite e ci si avvia verso l’estate. Per certi aspetti, il periodo più delicato per cactus e succulente, vale a dire la transizione tra la fine dell’inverno e la ripresa vegetativa, è ormai alle spalle e i prossimi mesi saranno, in linea di massima, piuttosto “tranquilli” per chi coltiva queste piante. Di fatto i principali impegni riguarderanno le annaffiature e le fertilizzazioni, dal momento che i rinvasi dovrebbero ormai essere terminati e i trattamenti si possono dare all’occorrenza e non sistematicamente.

Anche nel periodo di piena vegetazione di cactus e succulente, tuttavia, non mancano insidie e vi sono alcuni elementi e fattori della coltivazione da tenere in debita considerazione. Li vediamo in dettaglio nell’articolo che segue (…).

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Arriva l’estate: le cure stagionali per cactacee e succulente, le annaffiature e l’estivazione

In estate molte piante vanno in “estivazione”. Cos’è l’estivazione delle piante? In cosa consiste e cosa bisogna fare quando un cactus o una pianta grassa è in estivazione? Per un profano o un coltivatore alle prime armi, il concetto di “estivazione” è probabilmente sconosciuto. Si tratta però di un fenomeno che interessa moltissime piante, a partire dai cactus, e del quale si deve tenere assolutamente conto ai fini della corretta coltivaizione.

L’estate è una stagione relativamente tranquilla per chi coltiva cactacee. Le cose da fare, infatti, non sono poi molte. I trattamenti preventivi sono già stati fatti e i rinvasi, sebbene all’occorrenza si possano fare in qualsiasi momento, è bene sospenderli in questo periodo, in cui le piante sono in vegetazione e in piena fioritura. Anche per quanto riguarda le fertilizzazioni è bene fermarsi in questo periodo, confinandole alla primavera e al mese di settembre. Complessivamente, il grosso del lavoro, nelle settimane che vanno da metà giugno a tutto agosto si concentra sulle annaffiature, che dovranno essere calibrate a seconda delle specie che si coltivano. In alcuni casi, con determinate piante, sarà opportuno sospenderle del tutto per evitare ristagni e marciumi. Ci sono infatti piante che vegetano bene anche in questi mesi e piante che rallentano la vegetazione. Altre ancora, nei mesi più caldi, come luglio e agosto, fermano del tutto la vegetazione per riprendere a crescere alla volta di settembre, non appena le massime si saranno leggermente abbassate. Questo fenomeno, il blocco della vegetazione in coincidenza con le settimane più calde, prende il nome di “estivazione” ed è bene conoscerne gli effetti per evitare rischi nella coltivazione.

Nell’articolo che segue vediamo in dettaglio quello che c’è da fare in vista dell’estate per preparare al meglio cactus e succulente ed evitare problemi. (…)

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