Che rabbia quando il cactus o la pianta grassa non fiorisce! Ecco qualche “trucco” utile

È un classico per chiunque si avvicini per la prima volta alla coltivazione dei cactus e delle succulente. Si compra una pianta grassa piena di splendidi fiori, la si cura con attenzione per mesi ma la pianta non fiorisce più. Per quanti sforzi si facciano, i fiori che abbiamo visto la prima volta non compaiono e il cactus o la pianta succulenta si limita a sopravvivere o, nel migliore dei casi, a crescere e produrre nuove spine, senza però regalare nuove fioriture.

Perché un cactus o una pianta grassa non fiorisce? Cosa si deve fare per far fiorire regolarmente, quindi ogni anno, cactus e piante succulente? Quali sono i “segreti” e i “trucchi” per far rifiorire ogni anno le nostre piante grasse? Queste sono alcune tra le domande più ricorrenti tra i coltivatori meno esperti, così come tra chi si avvicina per la prima volta al mondo delle succulente, magari dopo aver comprato una pianta proprio per la bellezza dei suoi fiori, oppure dopo averla ricevuta in regalo. In effetti, è molto frustrante assistere alla sfioritura di una pianta e non riuscire più a ottenere quegli splendidi boccioli che daranno vita ai fiori sgargianti (ma di breve durata!) dei cactus e di moltissime altre piante grasse.

In questo articolo, stimolato da alcune domande dei lettori, vediamo tutto quello che è importante sapere per far fiorire i cactus e le piante grasse: quali sono insomma gli accorgimenti necessari per avere fioriture regolari e abbondanti ogni anno. (…)

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Le piante grasse e l’inverno: qualche consiglio su cosa NON fare in questo periodo dell’anno

Le piante succulente e soprattutto le cactacee resistono bene ai rigori dell’inverno. Naturalmente, ci sono generi più tolleranti alle basse temperature e altri che non resistono al freddo intenso e vanno pertanto riparati in ambienti riscaldati. Su questo argomento, potete leggere l’articolo dedicato alla collocazione delle piante grasse durante i mesi freddi, con un prontuario di facile consultazione, che trovate a questo link.

In questo articolo ci concentriamo piuttosto su ciò che non va fatto con le piante grasse nei mesi freddi, ossia su quelle operazioni o quelle pratiche che è opportuno rimandare alla primavera. L’articolo è stato ispirato da alcune domande che i lettori del sito mi hanno posto a fronte di problemi o danni alle piante. È certamente utile sapere che alcune operazioni possono essere effettuate anche durante l’inverno (quelle urgenti, per le quali un esemplare rischia di marcire, ad esempio), così come è bene sapere quali pratiche non sono affatto adatte ai mesi freddi, perché metterebbero in serio pericolo la pianta o perché potrebbero arrestarne il processo di stasi, oppure, nei casi peggiori, favorire l’insorgenza di marciumi.

In questo articolo vediamo allora un elenco di quello che NON si deve fare in questo periodo dell’anno con le piante grasse. (…)

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Consulenze individuali e personalizzate in videochiamata per imparare tutto quello che serve sulle piante grasse!

Ed ecco le consulenze sulla coltivazione di piante grasse e cactus! Il Fiore tra le spine è un progetto in continua crescita, grazie soprattutto al vostro supporto. Da oggi è disponibile un nuovo prodotto, che va ad affiancarsi agli abbonamenti per avere accesso a tutti i contenuti del sito, alle schede di coltivazione dei principali generi di succulente e alle dispense. Il nuovo prodotto, che ho deciso di aggiungere anche sulla base di molte vostre richieste, è la consulenza personalizzata in videochiamata. In realtà, le formule di consulenza sono due. La prima, da 20 minuti, può interessare chi ha semplicemente delle domande specifiche da pormi, ad esempio cosa fare per salvare una pianta malata oppure come identificare una determinata pianta succulenta. La seconda formula, da 40 minuti, è un vero e proprio corso sulla coltivazione dei cactus e delle piante succulente in generale.

In questo articolo gratuito vi spiego esattamente come funzionano le consulenze, come si sviluppano e in cosa consistono nel dettaglio. (…)

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Il gesso agricolo nella coltivazione dei cactus: un alleato prezioso, soprattutto per alcune specie

Il gesso agricolo è utile come substrato per i cactus e per le piante grasse? Può essere usato in aggiunta al substrato? Con quali specie dà i migliori risultati? Il gesso agricolo è un ammendante molto impiegato in agricoltura. Nella coltivazione dei cactus può essere usato in bassi dosaggi come ammendante da aggiungere ai tradizionali terricci, ma con alcune specie può essere usato anche in quantitativi significativi. E’ il caso di quei cactus che in natura crescono su terreni gessosi e che quindi richiedono la presenza di questo materiale per una corretta crescita.

Per correttezza premetto che non ho particolari conoscenze di geologia o di agronomia, pertanto quanto riporto in questo articolo deriva dal cosiddetto “metodo sperimentale”. Uso il gesso agricolo da diversi anni. L’ho testato su cactus che in natura vivono in terreni gessosi – vedremo poi di quali specie si tratta – e, a titolo per l’appunto sperimentale l’ho usato come ammendante nel substrato di molte altre specie di cactus. Con alcune specie, in particolare, ho effettuato alcuni test comparando la crescita di piante da identica semina coltivate in terricci diversi, alcuni dei quali contenenti questo ammendante. In tutti questi test ho riscontrato esiti decisamente positivi, in alcuni casi sorprendenti. Questo non significa che il gesso vada bene per tutte le succulente, ma senza dubbio dimostra che con molte specie si tratta di un materiale ottimo, in grado di fornire alla pianta elementi utili e al tempo stesso “correggere” il substrato rendendolo migliore. Anche di questi test troverete i link nell’articolo che segue. Dunque, in estrema sintesi, il gesso agricolo (detto anche gesso naturale) è utile per la coltivazione dei cactus? La risposta in linea di massima è sì, ma molto dipende dalla specie e dal quantitativo di gesso che si aggiunge al  terriccio. Non ho mai provato, ad esempio, la coltivazione di un cactus in solo gesso perché credo che (fatta salva qualche specie) potrebbe compromettere lo sviluppo della pianta. Un’altra cosa fondamentale quando si parla di gesso è distinguere il cosiddetto gesso agricolo dal comune gesso reperibile in commercio e destinato ad esempio alla realizzazione di calchi o alla realizzazione dei comuni gessi per lavagna. Quest’ultimo non è consigliabile come ammendante: quello che interessa ai coltivatori di piante è esclusivamente il gesso agricolo, reperibile presso consorzi agrari o presso rivenditori specializzati in materiali e accessori per la coltivazione delle piante.

Nell’articolo che segue vediamo allora cosa si intende per gesso agricolo, come può essere usato, in quali dosaggi può essere miscelato al substrato per cactus e piante succulente e soprattutto con quali specie funziona egregiamente. (…)

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Cocciniglia: uno dei principali nemici dei cactus e delle piante grasse: come riconoscerla e combatterla

Così piccola eppure così insidiosa e difficile da eliminare. La cocciniglia, per un appassionato di cactus e piante grasse può rivelarsi un vero e proprio incubo contro il quale lottare a lungo. Se la cocciniglia può attaccare qualsiasi tipo di pianta, per quanto riguarda le succulente può essere definito uno dei principali nemici in assoluto. Prima o poi, qualsiasi appassionato di piante grasse dovrà fare i conti con questo insetto fitofago: ecco perché è importante saperlo riconoscere e sapere come comportarsi quando lo si incontra su qualche esemplare.

Ma come si riconosce la cocciniglia? Quali sono le tipologie di cocciniglia che possono attaccare cactus e piante grasse? Come combattere la cocciniglia una volta individuata su una nostra pianta? Sono ovviamente queste le domande principali che qualsiasi coltivatore e appassionato di piante succulente, prima o poi, dovrà porsi. Sì, perché purtroppo, per quanti sforzi possiamo fare per coltivare al meglio le nostre piante, questo parassita potrebbe fare la sua comparsa, dal momento che si tratta di uno dei principali nemici di cactus e succulente, della cui linfa si nutre annidandosi tra fusti, foglie e anche radici. Se l’attacco è contenuto sarà possibile eliminare questo parassita facilmente, ma se le piante vengono trascurate e si concede alla cocciniglia il tempo necessario a deporre le sue uova e a riprodursi, si avrà ben presto a che fare con una vera infestazione, che può mettere in serio pericolo le piante, danneggiandole fino a deturparle drasticamente e, nei casi più gravi, portandole al blocco della crescita e alla morte. I rimedi contro la cocciniglia esistono da decenni e possono essere naturali o chimici, ma a quanto pare negli ultimi anni è sempre più difficile riuscire a debellare del tutto questo parassita, che ha probabilmente sviluppato una notevole resistenza a moltissimi fitofarmaci in commercio. Ecco perché la prevenzione risulta fondamentale ed ecco perché è necessario saper riconoscere questo insetto e intervenire per tempo, eliminando sia gli esemplari adulti che le uova.

In questo articolo vediamo dunque quali tipologie di cocciniglia esistono, quali sono quelle che attaccano con maggiore frequenza i cactus e le piante succulente, come riconoscere questo pericoloso insetto e come intervenire per salvare le piante colpite. (…)

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