Sperimentare sempre e annotare tutto: ecco come si smontano le convinzioni errate sui cactus

Sperimentare, osservare i risultati e correggere laddove è necessario. Solo così, nella coltivazione dei cactus come in moltissimi altri campi, è possibile imparare cose nuove, crescere e migliorarsi.

David Rubbo incarna perfettamente la figura del coltivatore curioso e coraggioso. Sperimenta in continuazione, non si accontenta dei “si dice” e trae conclusioni solo da ciò che ha testato personalmente. E non ama le vie di mezzo: o una cosa funziona come deve o ricomincia daccapo. E d’altra parte, per imparare nuove cose o per approfondire la conoscenza di cactus e succulente, non c’è niente come sperimentare. Sperimentare nuovi terricci, sperimentare diversi regimi di irrigazione, esporre le piante a temperature minime inferiori a quelle che solitamente si considerano tollerabili, esporre le piante a diverse tipologie di irradiazione solare. Naturalmente, sperimentare comporta non pochi rischi e questa pratica non è alla portata di tutti: non tutti, comprensibilmente, se la sentono di far correre alle proprie piante rischi o sperimentare alla cieca. E’ anche per questo che coltivatori come David Rubbo seminano piante in grande quantità: in questo modo è possibile coltivarne una parte in modo “convenzionale” e sperimentare sulla restante parte, così da poter anche effettuare un riscontro dopo qualche anno e vedere quale metodo ha funzionato meglio.

Nell’intervista che segue, la cui lettura consiglio a tutti i cactofili, David Rubbo ci mostra una prospettiva del tutto inedita riguardo all’approccio alla coltivazione, a base di curiosità, coraggio e continua voglia di superare i limiti di ciò che si è appreso sino ad ora grazie alla continua voglia di sperimentare. (…)

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«Una pianta coltivata ‘Wild’ mi racconta storie su mondi lontani e mi trasmette emozioni vere»

Bolognese, cinquantadue anni e una passione sincera per le succulente, oltre che per tutto ciò che è Natura, nata in tenera età. In questa intervista, Andrea Cattabriga – che ho il privilegio di conoscere di persona – si apre mostrando una sensibilità e una profondità di pensiero davvero speciali (e non solo riguardo ai temi relativi a questa nostra nicchia…). Non per niente, Cattabriga è considerato uno dei massimi esperti in cactaceae e succulente in Italia.

L’intervista che segue è un punto fermo nell’esposizione del concetto di coltivazione wild, una lettura imprescindibile per chiunque voglia conoscere meglio cactacee e succulente e, soprattutto, voglia andare oltre alla normale coltivazione di queste piante, cercando invece di ottenere il massimo, sia in fatto di resa estetica che di robustezza e salute degli esemplari. (…)

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