Impollinare i cactus e ottenere semi dalle nostre piante: ecco come fare

L’impollinazione delle piante, in questo caso dei cactus, è una delle tante cose più facili a farsi che a dirsi. Sì, perché se anche può sembrare una pratica per veri appassionati e consumati esperti, in realtà l’impollinazione è alla portata di chiunque e non richiede particolare competenze. L‘unica vera difficoltà, al massimo, consiste nel conoscere quali specie possono essere incrociate tra di loro, ma se restiamo su piante dello stesso genere si tratta semplicemente di avere un po’ di manualità e di pazienza. Di certo, attraverso l’impollinazione, la produzione dei frutti, la raccolta dei semi e la semina riusciremo a vedere il ciclo completo di sviluppo di una pianta, una soddisfazione davvero ineguagliabile per qualsiasi appassionato di piante, si tratti di succulente o meno.

In questo video vediamo allora come impollinare i cactus per ottenere frutti dai quali ricavare i semi e riprodurre così le nostre piante. (…)

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I frutti dei cactus: forme, colori e tempi di maturazione della nostra “riserva di semi”

I frutti delle cactacee maturano generalmente dalla tarda primavera all’estate. In alcuni casi, tuttavia, la fase di maturazione può protrarsi all’autunno inoltrato. Se i fiori sono appariscenti e molto colorati, non meno belli possono essere i frutti di alcune piante grasse: grossi, carnosi, di colori accesi che vanno dal giallo intenso al rosso fuoco. Per le piante autofertili non occorre impollinazione: il frutto spunta dall’apice della pianta in pochi giorni. Per la maggior parte delle succulente occorre invece che i fiori siano stati impollinati. In questi casi la produzione del frutto è generalmente più lenta e si innesca da quando il fiore appassisce. Da questo momento si crea il caratteristico ingrossamento alla base dello stelo, che col tempo porterà al frutto vero e proprio. Certe cactacee impiegano pochi giorni per produrre i loro frutti. E’ il caso, ad esempio, degli Astrophytum, che portano a maturazione il frutto nell’arco di un paio di settimane dalla fioritura (nel caso di impollinazione, naturalmente). Altre piante possono invece impiegare diversi mesi, se non un anno intero, per portare a termine la produzione dei frutti. E’ questo il caso di molti Ferocactus e delle Coryphantha, giusto per indicare un paio di generi.

Approfondiamo la nostra conoscenza dei frutti delle cactacee nell’articolo che segue. (…)

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Come procurarsi i semi dalle piante grasse, come pulirli e conservarli correttamente

Come si procurano i semi dei cactus e delle piante grasse? Si possono solo acquistare o si possono produrre e raccogliere da piante da impollinare? E una volta raccolti i frutti dei cactus come si procede per pulirli ed estrarre i semi? E infine, come si conservano correttamente i semi di cactus?

Dovessero chiedermi quale sia una delle più grandi soddisfazioni che posso trarre dalla mia passione per cactus e succulente, non avrei dubbi sulla risposta: impollinare, riprodurre e veder fiorire una pianta da me seminata. Veder sbocciare il primo fiore di quel cactus che hai letteralmente visto nascere da una manciata di semi… ecco, è una di quelle cose che forse può capire solo chi ci è passato. La coltivazione è appassionante, veder crescere e fiorire le piante anche, ma quel fiore da quella piccola pianta nata e cresciuta grazie a te… quello ha un valore aggiunto, c’è poco da fare. Come si arriva dal seme al primo fiore e da quest’ultimo di nuovo a una manciata di semi? Con pazienza e per gradi, passando dall’impollinare la pianta, alla pulizia dei semi e alla semina vera e propria. E un po’ di esperienza, certo. Il percorso può essere lungo (non tanto quanto si possa credere!), ma ne vale la pena. Il primo passo, banalmente, è procurarsi i semi. I semi di cactus si possono acquistare online da rivenditori specializzati, ma si possono anche ottenere impollinando le proprie piante (o lasciandole impollinare da api e vespe). Una volta ottenuti i frutti, questi andranno puliti accuratamente e i semi, se si intende effettuare la semina l’anno successivo, dovranno essere conservati correttamente così da non compromettere la loro germinabilità.

Vediamo tutto quanto riguarda la raccolta, la pulizia e la corretta conservazione di semi di cactus e piante grasse nell’articolo che segue (…).

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La semina di cactus: dall’impollinazione al primo fiore, tra successi e fallimenti

Come seminare i cactus? Come riprodurre le piante grasse attraverso la semina? Si tratta di domande che prima o poi un appassionato di cactus e piante succulente si porrà inevitabilmente, perché la semina è senza dubbio una delle pratiche in grado di dare maggior soddisfazione al coltivatore di cactus e piante grasse.

Confesso: non ho le competenze né la voglia di costruirmi un germinatoio. Online si trovano istruzioni dettagliate e tutte le informazioni necessarie, ma non mi ci sono mai messo. Questo non vuol dire che non si possano ottenere buoni risultati anche con la semina tradizionale. Da oltre dieci anni, infatti, semino i cactus e le piante grasse in primavera con luce e calore naturale, usando il classico “metodo del sacchetto”. Semino soprattutto cactacee e, sarò banale, ma confermo in pieno quello che vi possono dire tutti gli appassionati di cactus e succulente: è dalla semina che possiamo trarre le maggiori soddisfazioni se abbiamo questa “malattia” della coltivazione. Inoltre, è solo con la semina che si possono apprezzare le diverse fasi di sviluppo di una pianta, seguirne l’evoluzione dalla nascita alla fioritura (un piccolo-grande evento!), e ottenere esemplari in grado di adattarsi sin dall’inizio alle condizioni di vita che possiamo dare loro per il resto della vita. Un altro aspetto per me fondamentale della semina è che in questo modo posso disporre di più esemplari della stessa specie e dello stesso genere, nati nelle stesse condizioni, sui quali testare diversi regimi di coltivazione. Insomma, si parte tutti, democraticamente, dallo stesso punto, poi si vede chi arriva e come arriva passando per terricci diversi, diverse esposizioni. Diverse pratiche di coltivazione, insomma. Ed è chiaro che dal momento che il punto di partenza, ossia il seme (che ovviamente deve provenire da uno stesso frutto), è comune, se le piante dopo qualche anno presentano significative differenze tra di loro, questo sarà in buona parte merito o colpa del diverso terriccio usato, della diversa esposizione, dei differenti regimi di irrigazione e fertilizzazione. E da questo, in via empirica, si potranno trarre insegnamenti utili.

Per la semina in germinatoio trovate un articolo specifico a questo link.

In questo articolo vediamo, passaggio per passaggio, come si seminano i cactus e le piante succulente, in particolare come si prepara il terriccio per la semina dei cactus, come si procede, cosa si deve fare quando le piante nascono e quando è il momento di ripicchettare. (…)

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