Ricoverare cactus e succulente in autunno: cosa fare e quando sospendere le bagnature

Il discorso vale tanto per chi dispone di una serra quanto per chi coltiva le sue piante grasse su un terrazzo, su un balcone, in giardino o sui davanzali. Ci sono infatti cactus e succulente che possono restare all’aperto anche durante i mesi invernali, in particolare nelle regioni del Sud Italia, e altre che invece hanno bisogno di sospensione delle bagnature e un riparo dalla pioggia e dalle gelate. Altre succulente ancora, come Melocactus, Discocactus, o Adenium, non tollerano le basse temperature e vanno ricoverate direttamente in casa durante l’inverno. Chi ha una serra può limitarsi a sospendere le bagnature e a chiuderla e, se coltiva anche piante che non possono stare a temperature al di sotto di un certo limite, impostare il termostato dell’impianto di riscaldamento. Tuttavia, anche chi ha una serra, come me, molto spesso tiene parecchie piante all’esterno nei mesi che vanno da metà marzo a metà ottobre per dare loro il massimo dell’esposizione e dell’aria. In questi casi, né più né meno di chi deve portare le sue succulente dal terrazzo al sottoscala, si dovrà effettuare un “trasloco”, riportando all’interno della serra le succulente che non possono ricevere pioggia o sopportare eventuali gelate durante i mesi freddi.

Il momento è delicato e può determinare il successo o il fallimento della nostra coltivazione alla ripresa vegetativa, durante la primavera dell’anno successivo. Vediamo allora qui di seguito tutto quello che serve per preparare al meglio cactus e piante succulente all’autunno e all’inverno. (…)

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Bagnare i cactus, un breve video per capire quanta acqua dare alle nostre piante

Dedicato a tutti quelli che pensano che i cactus si debbano bagnare una volta l’anno, con un dito d’acqua e non di più, altrimenti marciscono. Ironia a parte, di annaffiature (o bagnature) ho già scritto tempo fa su questo sito, ma nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, intorno alle 19.30 (nel video dico “sette e mezza”, sbagliando) ho annaffiato le mie piante e ho pensato di cogliere l’occasione per realizzare un breve filmato da caricare sul canale Youtube de Il fiore tra le spine.

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Quando il cactus “esplode” per la troppa acqua: come evitare le spaccature sul fusto

Le piante succulente, e le cactacee in particolare, si sono evolute per accumulare riserve idriche e riuscire così ad affrontare lunghi periodi di siccità. Nei loro habitat naturali, i cactus sono soggetti a forti sbalzi di temperatura tra la notte e il giorno, ma anche ad un’alternanza tra periodi di totale siccità e periodi di grande disponibilità di acqua. Nelle regioni subdesertiche degli Stati Uniti meridionali (California, Arizona, Texas, Nevada, ecc.), così come in Messico, nell’America centrale e nell’America latina (Cile e Argentina, ad esempio), durante la stagione vegetativa, corrispondente di fatto alla primavera e all’estate, le giornate calde e secche sono spesso interrotte bruscamente da violenti acquazzoni. Se in natura le piante sanno gestire queste condizioni senza particolari problemi, in coltivazione può capitare che il passaggio dalla stagione di stasi a quella di crescita, se accompagnato da una ripresa troppo “decisa” delle irrigazioni, dia origine al fenomeno della spaccatura dei fusti.

In questo articolo vediamo come e perché questo fenomeno si può verificare, come porvi rimedio per evitare che la pianta contragga il marciume e soprattutto come prevenirlo. (…)

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Arriva l’estate: le cure stagionali per cactacee e succulente, le annaffiature e l’estivazione

In estate molte piante vanno in “estivazione”. Cos’è l’estivazione delle piante? In cosa consiste e cosa bisogna fare quando un cactus o una pianta grassa è in estivazione? Per un profano o un coltivatore alle prime armi, il concetto di “estivazione” è probabilmente sconosciuto. Si tratta però di un fenomeno che interessa moltissime piante, a partire dai cactus, e del quale si deve tenere assolutamente conto ai fini della corretta coltivaizione.

L’estate è una stagione relativamente tranquilla per chi coltiva cactacee. Le cose da fare, infatti, non sono poi molte. I trattamenti preventivi sono già stati fatti e i rinvasi, sebbene all’occorrenza si possano fare in qualsiasi momento, è bene sospenderli in questo periodo, in cui le piante sono in vegetazione e in piena fioritura. Anche per quanto riguarda le fertilizzazioni è bene fermarsi in questo periodo, confinandole alla primavera e al mese di settembre. Complessivamente, il grosso del lavoro, nelle settimane che vanno da metà giugno a tutto agosto si concentra sulle annaffiature, che dovranno essere calibrate a seconda delle specie che si coltivano. In alcuni casi, con determinate piante, sarà opportuno sospenderle del tutto per evitare ristagni e marciumi. Ci sono infatti piante che vegetano bene anche in questi mesi e piante che rallentano la vegetazione. Altre ancora, nei mesi più caldi, come luglio e agosto, fermano del tutto la vegetazione per riprendere a crescere alla volta di settembre, non appena le massime si saranno leggermente abbassate. Questo fenomeno, il blocco della vegetazione in coincidenza con le settimane più calde, prende il nome di “estivazione” ed è bene conoscerne gli effetti per evitare rischi nella coltivazione.

Nell’articolo che segue vediamo in dettaglio quello che c’è da fare in vista dell’estate per preparare al meglio cactus e succulente ed evitare problemi. (…)

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Come, quando e quanto bagnare le succulente? Scordatevi il contagocce, benvenuta la pioggia

Come si annaffia un cactus o una pianta grassa? Ogni quanto innaffiare i cactus? Con quale acqua si bagnano i cactus e le piante succulente? Di quanta acqua hanno bisogno le piante grasse? E’ meglio bagnare i cactus e le piante succulente dall’alto o dal basso? Il tema legato alle annaffiature (o innaffiature) delle piante grasse è tra i più importanti in assoluto nella coltivazione di queste piante ed è importante sapere come, quando e quanto bagnare per avere una crescita rigogliosa ed evitare i marciumi.

Quello delle annaffiature (o innaffiature, sebbene il primo termine sia oggi di uso più comune) è tuttora uno dei temi più dibattuti tra chi si approccia alla coltivazione di cactus e piante grasse in generale. Quanta acqua vogliono i cactus? Quando vanno annaffiate le piante succulente? Ogni quanto vanno bagnate le piante grasse? Quelle riportate in apertura sono solo alcune delle domande più ricorrenti – e sorvolo, per ovvi motivi, su un’altra domanda che ho sentito spesso porre: “Ma i cactus vanno annaffiati?”. Come ogni essere vivente, le piante succulente hanno bisogno di acqua. Come, quanto e quando annaffiare dipende da molti fattori, come il periodo dell’anno, la zona in cui ci si trova (Nord o Sud Italia, ad esempio?), le temperature, l’umidità ambientale, i substrati che si utilizzano, la grandezza dei vasi, e altro ancora. Anche il metodo di annaffiatura è importante e c’è chi bagna cactus e succulente dall’alto, a pioggia, e chi le bagna dal basso, versando acqua nel sottovaso o in una bacinella. Fondamentale, infine, è la composizione del terriccio, o substrato, che dovrà essere drenante e in grado di asciugare in tempi brevi, dal momento che le piante succulente non tollerano assolutamente i ristagni idrici, che possono facilmente portare al marciume radicale.

Vediamo, in questo articolo, tutto quello che è opportuno sapere in relazione alle annaffiature delle succulente e dei cactus, così da avere piante sane ed evitare i marciumi. (…)

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