Arriva l’autunno: cosa fare per preparare le piante grasse in vista dell’inverno ed evitare marciumi e malattie

Il periodo che va da settembre a ottobre, di fatto l’inizio dell’autunno, è molto importante per le piante grasse e per i cactus. Si tratta infatti di una fase annuale particolare, durante la quale le piante riprendono a vegetare notevolmente dopo il rallentamento di agosto. Al tempo stesso, i mesi di settembre e ottobre richiedono annaffiature e fertilizzazioni mirate, sempre più distanziate fino alla sospensione totale – almeno per quanto riguarda le regioni del Nord Italia e del Nord e Centro Europa – alla volta di metà o fine ottobre al massimo. E’ vero che negli ultimi anni assistiamo a inverni miti e spesso il mese di novembre è caratterizzato da temperature ancora alte e minime notturne per nulla preoccupanti. Il punto è che i cactus devono avere il tempo di consumare i liquidi in eccesso contenuti nei fusti o nelle radici, e il terriccio, al tempo stesso, deve poter asciugare alla perfezione prima che arrivi il freddo. Con l’arrivo dell’inverno vero e proprio, infatti, i cactus e quasi tutte le succulente vanno in stasi e le loro radici non assorbono più acqua. E’ chiaro che, alla luce di questo, se continuiamo ad annaffiare o abbiamo protratto le annaffiature per tutto novembre, il terriccio rimarrà umido a lungo. E questo può comportare l’insorgenza di marciumi.

Vediamo in questo articolo cosa fare in questo periodo dell’anno e come preparare cactus e succulente al meglio in vista dell’inverno. (…)

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Cambiamento climatico: un aprile mai visto. Che fare con le piante grasse? Scrivi la tua esperienza, confrontiamoci!

Cambiamento climatico, ogni anno una sorpresa. Questa, però, per il momento le batte tutte. Siamo a fine aprile e, oltre alla pioggia battente, qui al Nord Italia si registrano temperature massime non superiori agli 8-9 gradi, con minime attorno ai 2 gradi e delle medie mattutine che generalmente non salgono sopra i 5 gradi. E tutto questo ormai da giorni, dopo un accenno – breve in verità – di primavera, con giornate soleggiate e calde, tanto che i cactus e molte succulente hanno regolarmente fiorito o hanno mostrato i loro bocci. Adesso, il brusco ritorno di un clima tipicamente invernale. In una parola: un periodo assurdo. Eh sì, anche perché, sicuramente come molti di voi, sebbene in grande ritardo rispetto agli anni passati (proprio per le bizze del tempo), una decina di giorni fa ho trasferito molti miei cactus all’esterno della serra, esposti al sole diretto e alle intemperie senza alcuna protezione, come faccio ormai da parecchi anni. Risultato? Le piante sono là, davanti alla serra, a prendere secchiate d’acqua da tre giorni con temperature che difficilmente superano i 7-8 gradi. 

Non ho le competenze scientifiche per approfondire il tema come si dovrebbe ma credo che si possa dire che tutto questo, tutte queste anomalie che si susseguono ormai da anni, non siano altro che la conseguenza del cambiamento climatico in atto. Un fenomeno che, nell’arco di qualche anno, potrebbe imporre a tutti gli appassionati di piante grasse qualche modifica dal punto di vista della coltivazione. Ecco qualche riflessione in merito nell’articolo che segue. (…)

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Piante grasse fuori tutto l’anno? Ecco quelle che resistono e la storia del mio Echinocereus “resuscitato”

Quali sono le temperature minime alle quali resistono i cactus e le piante grasse? A questa comune domanda non corrisponde una risposta univoca, perché ogni famiglia e ogni genere di succulenta ha le sue esigenze e ci sono piante grasse che tollerano il freddo intenso (anche alcuni gradi sotto lo zero) e altre che non sopravvivono a temperature inferiori a 15 gradi. 

In generale si può dire che moltissime piante grasse, si tratti di cactus o di altre famiglie succulente, tollerano bene il freddo. Non tutti i cactus e non tutte le succulente, naturalmente, ma molte specie possono svernare senza problemi anche all’aperto non solo nelle regioni del Sud Italia, ma anche al Nord. La storia dell’Echinocereus laui nella foto qui sopra racchiude un insegnamento molto importante sotto questo punto di vista. Fatta eccezione per le cactacee epifite (Schlumbergera, Epiphyllum, Rhipsalis, ecc.), per specie come Melocactus e Discocactus e per le piante grasse originarie del Madagascar o di alcune regioni africane (Adenium obesum, Uncarina, Aloe, molte Euphorbia e quasi tutte le Asclepiadaceae), parecchie succulente possono trascorrere i mesi invernali a temperature prossime a zero gradi, purché il terriccio resti asciutto almeno da ottobre a tutto marzo. Ci sono tuttavia alcune cactacee e alcune succulente in grado di stupirci e di superare indenni i rigori invernali, in alcuni casi anche in terriccio umido (dunque in parte esposte alle intemperie).

Tra queste, alcune specie di Echinocereus, come mi ha insegnato la pianta che vedete in foto e che avevo dato per morta, salvo poi rinascere proprio dopo due inverni trascorsi interamente all’aperto, esposto al freddo e all’umidità della Pianura Padana. In questo articolo ecco la storia di questa pianta e una breve panoramica sulle piante grasse che possiamo tenere all’aperto per tutto l’anno. (…)

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Preparare cactus e succulente all’autunno: ecco tutto quello che c’è da fare

Ultime giornate calde, poi l’autunno entrerà nel vivo. Per chi coltiva cactus e piante succulente questo è un periodo delicato: è infatti necessario sapere esattamente quando sospendere le annaffiature, quali trattamenti fare alle piante e quando cominciare a ricoverarle in luogo riparato in attesa che arrivi l’inverno. Quasi tutti i cactus e molte succulente, infatti, durante i mesi invernali vanno in stasi. In altre parole bloccano la crescita e recuperano le energie per poter affrontare la successiva stagione vegetativa. Il freddo, per queste piante, è un alleato prezioso, in particolare per le fioriture, ma è necessario sapere come gestirlo perché è sufficiente un banale errore di annaffiatura per rischiare il marciume radicale della pianta.

In questo articolo e nel video a corredo dello scritto vediamo cosa fare in questo periodo dell’anno. (…)

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Lo spazio non basta mai? Vasi quadrati e profondi per contenere l’invasione di piante grasse

Uno dei principali problemi che, da appassionati di piante grasse, ci si trova prima o poi ad affrontare è quello dello spazio a disposizione. Che si tengano le piante in giardino, in terrazzo, su balconi o in serra, prima o poi – soprattutto se si semina – si finisce per occupare ogni angolo disponibile. E’ inevitabile: ci sarà sempre quella pianta che ci affascina: in un vivaio, a una mostra-mercato, da un amico coltivatore… Leggi tutto “Lo spazio non basta mai? Vasi quadrati e profondi per contenere l’invasione di piante grasse”
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