Arriva l’estate: le cure stagionali per cactacee e succulente, le annaffiature e l’estivazione

In estate molte piante vanno in “estivazione”. Cos’è l’estivazione delle piante? In cosa consiste e cosa bisogna fare quando un cactus o una pianta grassa è in estivazione? Per un profano o un coltivatore alle prime armi, il concetto di “estivazione” è probabilmente sconosciuto. Si tratta però di un fenomeno che interessa moltissime piante, a partire dai cactus, e del quale si deve tenere assolutamente conto ai fini della corretta coltivaizione.

L’estate è una stagione relativamente tranquilla per chi coltiva cactacee. Le cose da fare, infatti, non sono poi molte. I trattamenti preventivi sono già stati fatti e i rinvasi, sebbene all’occorrenza si possano fare in qualsiasi momento, è bene sospenderli in questo periodo, in cui le piante sono in vegetazione e in piena fioritura. Anche per quanto riguarda le fertilizzazioni è bene fermarsi in questo periodo, confinandole alla primavera e al mese di settembre. Complessivamente, il grosso del lavoro, nelle settimane che vanno da metà giugno a tutto agosto si concentra sulle annaffiature, che dovranno essere calibrate a seconda delle specie che si coltivano. In alcuni casi, con determinate piante, sarà opportuno sospenderle del tutto per evitare ristagni e marciumi. Ci sono infatti piante che vegetano bene anche in questi mesi e piante che rallentano la vegetazione. Altre ancora, nei mesi più caldi, come luglio e agosto, fermano del tutto la vegetazione per riprendere a crescere alla volta di settembre, non appena le massime si saranno leggermente abbassate. Questo fenomeno, il blocco della vegetazione in coincidenza con le settimane più calde, prende il nome di “estivazione” ed è bene conoscerne gli effetti per evitare rischi nella coltivazione.

Nell’articolo che segue vediamo in dettaglio quello che c’è da fare in vista dell’estate per preparare al meglio cactus e succulente ed evitare problemi. (…)

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Breve tutorial sulla semina di cactus a luce e calore naturale: le varie fasi della procedura

Come e quando seminare i semi di cactus? Come far nascere un cactus dal seme? Ecco il tutorial che fa per voi! Se siete appassionati di queste piante, prima o poi vi verrà voglia di spingervi un po’ oltre e cimentarvi con la semina, un’esperienza molto istruttiva e al tempo stesso divertente. Ottenere piante dai semi assicura infatti una soddisfazione unica, che il semplice acquisto non è in grado di eguagliare!

Per quanto mi riguarda, solitamente semino tra la fine di marzo e la prima settimana di aprile, sempre a luce e calore naturale. Quest’anno, considerate le temperature minime insolitamente basse, ho dovuto rimandare a metà aprile. In questi giorni ho approfittato dell’innalzamento delle minime e del miglioramento delle giornate per seminare alcuni semi che ho ottenuto da mia impollinazione l’anno scorso e alcuni semi acquistati recentemente. Ho seminato esclusivamente cactacee: Copiapoa, Gymnocalycium, Pyrrhocactus, Astrophytum, Lobivia, Escobaria, Frailea, Leuchtenbergia, FerocactusThelocactus e altro ancora. I semi erano stati puliti subito dopo la raccolta e conservati correttamente. Sulla semina ho scritto diversi articoli, ai quali se ne aggiunge uno sulla semina in germinatoio a cura dell’amico Leopoldo Romano. Trovate tutto in questa sezione del sito: la semina.

In questo articolo ho pensato di realizzare una sorta di “tutorial” della semina, documentando fotograficamente tutti i vari passaggi previsti dal mio metodo. E’ bene specificarlo: è semplicemente il mio metodo e lo seguo ormai da anni, ma non è detto che possa andare bene per tutti o che possa essere comodo per tutti (…).

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Malattie e parassiti delle succulente, come riconoscerli e come prevenirne gli attacchi

Per quante cure possiamo dare ai nostri cactus e alle nostre succulente, qualche inconveniente con parassiti, infezioni e funghi può sempre capitare. Va messo nel conto, purtroppo, specie se si possiedono molte piante. Con una coltivazione corretta, tuttavia, si può contenere significativamente il problema e ridurre notevolmente il numero di perdite causate da parassiti animali e batteri. Può sembrare scontato, ma in assoluto il primo e il più efficace strumento per la lotta contro patogeni e insetti nocivi è la prevenzione. La prevenzione si fa attraverso un regime di coltivazione il più possibile naturale, che rispetti i cicli e i tempi delle nostre piante senza forzarne la crescita, così da far sì che le piante grasse crescano sane e robuste al punto da riuscire autonomamente a far fronte alle avversità. Negli ultimi anni, grazie ad una coltivazione il più possibile naturale e con trattamenti a base di fitofarmaci ridotti al minimo, non ho più riscontrato alcun attacco sulle mie piante da parte di parassiti animali. Di tanto in tanto mi può capitare qualche perdita a causa di Fusarium, ma si tratta di esemplari singoli, mai di infestazioni su ampia scala.

In questo articolo vediamo in dettaglio in cosa consiste la prevenzione, quali sono i parassiti e le malattie che possono colpire i cactus e le piante grasse, quali i sintomi della loro azione sulle piante, e come effettuare cure e trattamenti in caso di problemi. (…)

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Fioriture abbondanti e crescita equilibrata: l’importanza della concimazione delle succulente

Come concimare i cactus e le piante grasse? Quando concimare? Ma soprattutto, quale fertilizzante usare per le piante succulente? La concimazione è uno dei fattori fondamentali della coltivazione di queste piante ma è importante non esagerare con le concimazioni se si vogliono ottenere esemplari sani, robusti e dall’aspetto simile alle piante nel loro habitat. Importantissima è poi la composizione del fertilizzante, che deve essere specifico per queste piante e, in particolare, povero di azoto.

La pratica di concimare, detta anche concimazione, fertilizzazione o nutrizione, è necessaria per qualsiasi pianta coltivata in vaso, dal momento che il quantitativo di terreno a disposizione è limitato e, prima o dopo, gli elementi nutritivi cominceranno a scarseggiare. Attraverso la fertilizzazione si nutre quindi la pianta, arricchendo il terreno di quegli elementi che con il tempo vengono assorbiti dalla pianta o dilavati dall’acqua delle annaffiature. Le piante succulente vanno concimate regolarmente per far sì che nella stagione di crescita abbiano sempre a disposizione i giusti quantitativi dei vari nutrienti. Per cactus e piante grasse, tuttavia, non è opportuno usare fertilizzanti generici. In altre parole, per un cactus non va assolutamente bene un fertilizzante di norma utilizzato per piante ornamentali, a foglia o da frutto. E’ necessario ricorrere a concimi specifici, appositamente bilanciati per le succulente. Diversamente, il rischio è quello di compromettere irrimediabilmente la crescita e l’aspetto fisico della pianta, arrivando a renderla debole e completamente difforme rispetto agli esemplari della stessa specie che crescono in natura.

Vediamo come concimare e tutto quello che c’è da sapere sulla corretta concimazione (o fertilizzazione) delle succulente, a partire dalla composizione del concime e dalla funzione dei singoli elementi nutrienti, nell’articolo che segue. (…)

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Come, quando e quanto bagnare le succulente? Scordatevi il contagocce, benvenuta la pioggia

Come si annaffia un cactus o una pianta grassa? Ogni quanto innaffiare i cactus? Con quale acqua si bagnano i cactus e le piante succulente? Di quanta acqua hanno bisogno le piante grasse? E’ meglio bagnare i cactus e le piante succulente dall’alto o dal basso? Il tema legato alle annaffiature (o innaffiature) delle piante grasse è tra i più importanti in assoluto nella coltivazione di queste piante ed è importante sapere come, quando e quanto bagnare per avere una crescita rigogliosa ed evitare i marciumi.

Quello delle annaffiature (o innaffiature, sebbene il primo termine sia oggi di uso più comune) è tuttora uno dei temi più dibattuti tra chi si approccia alla coltivazione di cactus e piante grasse in generale. Quanta acqua vogliono i cactus? Quando vanno annaffiate le piante succulente? Ogni quanto vanno bagnate le piante grasse? Quelle riportate in apertura sono solo alcune delle domande più ricorrenti – e sorvolo, per ovvi motivi, su un’altra domanda che ho sentito spesso porre: “Ma i cactus vanno annaffiati?”. Come ogni essere vivente, le piante succulente hanno bisogno di acqua. Come, quanto e quando annaffiare dipende da molti fattori, come il periodo dell’anno, la zona in cui ci si trova (Nord o Sud Italia, ad esempio?), le temperature, l’umidità ambientale, i substrati che si utilizzano, la grandezza dei vasi, e altro ancora. Anche il metodo di annaffiatura è importante e c’è chi bagna cactus e succulente dall’alto, a pioggia, e chi le bagna dal basso, versando acqua nel sottovaso o in una bacinella. Fondamentale, infine, è la composizione del terriccio, o substrato, che dovrà essere drenante e in grado di asciugare in tempi brevi, dal momento che le piante succulente non tollerano assolutamente i ristagni idrici, che possono facilmente portare al marciume radicale.

Vediamo, in questo articolo, tutto quello che è opportuno sapere in relazione alle annaffiature delle succulente e dei cactus, così da avere piante sane ed evitare i marciumi. (…)

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