Una pianta che amo particolarmente: Echinomastus unguispinus. Ha spine fitte e robuste e il fusto ha la classica forma globosa. La pianta in foto è particolarmente sgonfia perché sta uscendo dal periodo di asciutta invernale. La composta è a base di terra di campo, pomice e inerti (ghiaia di fiume e quarzite). Ne ho un paio di esemplari che tengo all’esterno della serra da un paio di anni: crescono più lentamente di quelli in serra e le spine, tutto sommato, non sono più robuste di quelle dei “fratelli” non esposti al sole diretto.
Ciao mi puoi aiutare?
mi hanno regalato questa splendida pianta … ma non so davvero come comportarmi. Ho letto che va bagnata pochissimo e che bisogna acidificare l’acqua … che questa pianta è simile alla neoporteria…Ho letto che e. Unguispinus è originario di San Luis Potosí … mi dai qualche dritta anche sull’esposizione? Le temperature minime…. la terra di campo nella composta ,in che percentuale la metti?Sono davvero piante difficili e permalose? Grazie di tutto…
Ciao, in effetti del genere Echinomastus devo ancora scrivere la scheda… Sarà la prossima 🙂 In ogni caso, sì, sono piante non facilissime. L’unguispinus vuole molta luce (anche sole diretto se abituato), annaffiature rade in stagione di crescita e sospensione totale da ottobre a tutto marzo. Terriccio molto drenante a base di terra di campo (20%) e il resto inerti come pomice e ghiaia (io aggiungo anche un 10% di torba fine). Per le temperature minime, tutti i miei Echinomastus sono in serra fredda da anni, completamente asciutti. Hanno retto a minime di -7 gradi per alcune notti. Per l’acqua,… Leggi il resto »
Grazie….. ti ho già detto una volta che dovresti scrivere un libro….. sarebbe l’opera più completa in questo campo. E ti ripeto …..che lo ricomprerei….. la parola “ grazie “ non esprime al meglio la mia gratitudine…..
Grazie a te per la fiducia… Il libro è un’idea, prima o poi non è escluso che ci lavori 🙂
Ciao, ecco la scheda del genere Echinomastus: https://www.ilfioretralespine.it/generi-dalla-d-alla-f/