Strane combinazioni della Natura: come ci è finito un onzuka nel vaso di un vecchio Thelocactus?

Quando si coltivano molte piante in uno spazio relativamente ristretto come può essere quello offerto da una serra (per quanto capiente), può capitare spesso di scoprire gradite sorprese nei vasi. I cactus i cui fiori sono stati impollinati naturalmente dagli insetti o i cactus autofertili, in grado di fare tutto da soli, producono frutti, che una volta secchi si spaccano lasciando cadere i semi direttamente sul terriccio alla base della pianta. E’ così che ci si può trovare con esemplari di una certa età contornati da semenzali o piantine di piccole dimensioni, in una sorta di riproposizione “in vaso” di ciò che avviene comunemente in natura. A dispetto di quello che si potrebbe pensare osservando le precise procedure necessarie per la riproduzione dei cactus, la semina spontanea è un fenomeno comune nelle cactacee e talvolta è in grado di regalare vere e proprie sorprese, come è capitato a me in questi giorni.

Ecco, nell’articolo che segue, un piccolo resoconto di quello che è successo. (…)

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Da una bancarella un curioso ritrovamento: ecco come si parlava di cactus nell’Italia di 60 anni fa

Il Serpente”, “L’Imperatrice”, “Il Riccio”, “La Testa Irsuta”, “Il Tessitore”, “Il Re del Deserto”. Ecco come in Italia negli anni Sessanta venivano chiamati alcuni comuni cactus ancora oggi molto diffusi in coltivazione. Erano gli anni del boom economico e per quanto il Paese fosse concentrato sul rilancio dell’economia, la fantasia evidentemente non mancava. Oggi la maggior parte di questi nomignoli non è più in uso e fa sorridere leggere queste definizioni per le cactacee, ma anche questo è un piccolo spaccato di storia, un piccolo esempio di come cambiano usi e costumi nel tempo. Questa “finestra sul passato” mi è offerta da un ritrovamento fortuito, avvenuto qualche mese fa, tra i tomi di una bancarella di libri. Tra un volume e l’altro, ecco spuntare un opuscolo, un fascicoletto a colori in carta sottile, ingiallito dal tempo ma tutto sommato ancora ben conservato. Il titolo della mini guida (il formato è di 11 centimetri di lunghezza per 17 centimetri di altezza e le pagine sono in tutto 16) è semplicemente “Cactus – Enciclopedia della flora”. Da quello che sono riuscito a ricostruire, si tratta di un inserto dell’allora ben nota rivista “Intrepido” uscito con il numero 42 del 18 ottobre 1962. Esattamente sessanta anni fa. 

Per chi ama le cactacee, ama le curiosità e subisce il fascino del passato (come me), ecco allora un piccolo tuffo in quegli anni Sessanta (…)

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Apre la nuova sezione de “Il fiore tra le spine”: ecco lo shop online e le schede di coltivazione in pdf

Il fiore tra le spine apre una nuova sezione rivolta sia ai tanti abbonati (grazie per il supporto!) che ai non abbonati. La sezione, che trovate a questo link così come nella parte alta del sito, è il NEGOZIO online. Qui avrete la possibilità, se vorrete, di abbonarvi al sito per la fruizione integrale dei suoi contenuti e di acquistare quello che di volta in volta il sito proporrà in materia di cactus e piante succulente. Partiamo per ora con le schede di coltivazione in formato pdf stampabile per proseguire, un domani, con altri prodotti come i semi raccolti dalle mie piante (non quelli di specie protette).

Vi spiego in dettaglio di cosa si tratta in questo breve articolo (…)

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Tra esemplari unici e rarità: visita alle serre di Mario Del Panta, il “re” degli Astrophytum

Con cactus e piante succulente si può dire che ci è letteralmente cresciuto. Fin da piccolo bazzicava il vivaio gestito dalla nonna, dove le “piante grasse” abbondavano. “Incidevo le Euphorbia obesa con l’unghia e tutte le volte restavo colpito da quel lattice bianco che producono“, ricorda ridendo. Da allora, anche per Mario Del Panta gli anni sono passati e quello che prima era il lavoro della nonna è oggi il suo lavoro, oltre che una delle sue principali passioni. Un destino per certi versi “segnato”, anche perché siamo a Bordighera, nel tratto della Liguria a un passo dalla Costa Azzurra francese, un’area che vanta uno dei migliori microclimi di tutta Europa e qui le piante succulente te le ritrovi praticamente ovunque. E’ qui che Mario ha il suo vivaio, costituito da varie serre – serre di una volta, in ferro e vetro, affascinanti e cariche di storia – ed è qui, letteralmente a due passi dal mare (in linea d’aria tra le sue serre e la spiaggia non corrono nemmeno 30 metri) che Mario porta avanti la sua attività commerciale di produttore e grossista.

Nel “racconto” e soprattutto nelle foto che seguono, ecco un piccolo viaggio tra piante insolite, piante per veri appassionati e “semplicemente” esemplari meravigliosi di 40 o 50 anni d’età. (…)

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Il Giardino Esotico di Pallanca, un vero paradiso per gli amanti delle succulente: foto e video

Nel mio caso rappresenta ormai una tappa fissa, che raggiungo appena possibile ogni tre o quattro anni. Per altri appassionati di cactus e piante succulente, la visita al Giardino Esotico di Pallanca a Bordighera, in Liguria, a un passo dalla Costa Azzurra francese, può rivelarsi una piacevolissima scoperta e al tempo stesso un luogo dove imparare moltissimo su queste piante.

In questo articolo trovate una breve descrizione del Giardino Esotico, una corposa gallery fotografica e il link al video che ho realizzato in occasione della mia recente visita a questo vero e proprio orto botanico a cielo aperto e in fronte al mare. (…)

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