Uno dei principali problemi che, da appassionati di piante grasse, ci si trova prima o poi ad affrontare è quello dello spazio a disposizione. Che si tengano le piante in giardino, in terrazzo, su balconi o in serra, prima o poi – soprattutto se si semina – si finisce per occupare ogni angolo disponibile. E’ inevitabile: ci sarà sempre quella pianta che ci affascina: in un vivaio, a una mostra-mercato, da un amico coltivatore…
Tag: coltivare
Coltivare piante è estremamente rilassante e insegna moltissimo non solo sulla natura ma anche su noi stessi. Se ti piace in particolare la coltivazione di cactus e piante succulente, comunemente dette piante grasse, il sito Il fiore tra le spine, con centinaia di articoli, foto, tutorial, schede e consigli è l’ideale per apprendere e migliorare attingendo da 30 anni di esperienza!
In pieno sole, in serra o sul balcone: l’importanza della luce e dell’aria per far crescere bene i cactus
La luce è fondamentale per ogni essere vivente, a partire dalle piante. E’ un’ovvietà, ma da questo non si può prescindere se vogliamo coltivare al meglio cactus e piante succulente in genere. Piante, oltretutto, che nella maggior parte dei casi vogliono molte ore di luce al giorno; in alcuni casi luce diretta o comunque non filtrata, in altri luce non diretta ma ugualmente intensa. Ci sono infatti piante succulente che, se collocate in pieno sole, rallentano la crescita, si scottano e arrivano anche a morire. Al contrario, molte piante grasse e molti cactus, se non ricevono la giusta quantità di luce diretta, avranno una crescita stentata, con spine deboli e fusti allungati.
In questo articolo vediamo cosa dobbiamo sapere riguardo alla giusta esposizione dei cactus e delle succulente in generale. A chiusura dell’articolo è disponibile una tabella riassuntiva sul tipo di esposizione di cui necessitano le principali famiglie di piante grasse. (…)
Per proseguire nella lettura dell'articolo Accedi o AbbonatiTo continue reading the article LogIn or Subscribe
Come, quando e quanto bagnare le succulente? Scordatevi il contagocce, benvenuta la pioggia
Come si annaffia un cactus o una pianta grassa? Ogni quanto innaffiare i cactus? Con quale acqua si bagnano i cactus e le piante succulente? Di quanta acqua hanno bisogno le piante grasse? E’ meglio bagnare i cactus e le piante succulente dall’alto o dal basso? Il tema legato alle annaffiature (o innaffiature) delle piante grasse è tra i più importanti in assoluto nella coltivazione di queste piante ed è importante sapere come, quando e quanto bagnare per avere una crescita rigogliosa ed evitare i marciumi.
Quello delle annaffiature (o innaffiature, sebbene il primo termine sia oggi di uso più comune) è tuttora uno dei temi più dibattuti tra chi si approccia alla coltivazione di cactus e piante grasse in generale. Quanta acqua vogliono i cactus? Quando vanno annaffiate le piante succulente? Ogni quanto vanno bagnate le piante grasse? Quelle riportate in apertura sono solo alcune delle domande più ricorrenti – e sorvolo, per ovvi motivi, su un’altra domanda che ho sentito spesso porre: “Ma i cactus vanno annaffiati?”. Come ogni essere vivente, le piante succulente hanno bisogno di acqua. Come, quanto e quando annaffiare dipende da molti fattori, come il periodo dell’anno, la zona in cui ci si trova (Nord o Sud Italia, ad esempio?), le temperature, l’umidità ambientale, i substrati che si utilizzano, la grandezza dei vasi, e altro ancora. Anche il metodo di annaffiatura è importante e c’è chi bagna cactus e succulente dall’alto, a pioggia, e chi le bagna dal basso, versando acqua nel sottovaso o in una bacinella. Fondamentale, infine, è la composizione del terriccio, o substrato, che dovrà essere drenante e in grado di asciugare in tempi brevi, dal momento che le piante succulente non tollerano assolutamente i ristagni idrici, che possono facilmente portare al marciume radicale.
Vediamo, in questo articolo, tutto quello che è opportuno sapere in relazione alle annaffiature delle succulente e dei cactus, così da avere piante sane ed evitare i marciumi. (…)
Al gelo, sotto pioggia e neve o riparate? Succulente in inverno, ecco cosa sapere
Le temperature sono uno dei tanti fattori di primaria importanza nella coltivazione di cactus e piante succulente. E’ infatti fondamentale sapere fino a quali temperature minime è possibile tenere una determinata pianta grassa, così da evitare marciumi durante l’inverno, periodo nel quale la maggior parte delle piante succulente necessita di “sentire il freddo” così da poter entrare in stasi e recuperare le energie necessarie alla crescita e alla fioritura nella successiva stagione.
I cactus resistono al gelo? In inverno le piante grasse devono essere tenute in casa o possono restare fuori? E quali sono le temperature minime invernali che possono tollerare? Anche tra coltivatori esperti quello delle temperature minime di cactacee e succulente è un tema ancora oggi dibattuto. Affronto l’argomento partendo, come sempre, dalla mia personale esperienza, che è il mio unico modo per avere dati certi, riscontrati sul campo, relativi al mio sistema e alle mie condizioni di coltivazione. In inverno tengo la maggior parte delle mie piante in serra. E’ una serra ampia, di 60 metri quadrati e con un’altezza, al colmo, di 4 metri. Queste dimensioni garantiscono un buon volume d’aria, che a sua volta impedisce il ristagno dell’umidità, primo vero nemico di cactus e piante grasse in inverno.
Vediamo, nell’articolo che segue, i vari fattori che influenzano la resistenza dei cactus e delle succulente al freddo. A fine articolo trovate anche una tabella con l’indicazione delle temperature minime tollerate dalla varie famiglie di succulente. (…)
Per proseguire nella lettura dell'articolo Accedi o AbbonatiTo continue reading the article LogIn or Subscribe
Terra, terriccio, composta, mix: in altre parole, il substrato per cactus e succulente
Torba, pomice, lapillo, sabbia, quarzite, ghiaia, zeolite, akadama, terra di campo sono tutti materiali idonei alla realizzazione di un buon substrato per la coltivazione di cactus e piante grasse in generale. Esistono però infinite possibilità per arrivare alla realizzazione di un substrato ottimale per le piante grasse: è quello che vedremo in dettaglio in questo articolo, rispondendo così ad alcune delle domande più frequenti nella coltivazione di queste piante, ossia “quale è il terriccio giusto per i cactus?”, “come si realizza il substrato ideale per le piante grasse?”, “quale terriccio per i cactus”, “di quali substrati hanno bisogno i cactus?”.
Sarò tranchant, ma voglio sgombrare subito il campo da equivoci e falsi miti: la terra giusta per i cactus non esiste. Esistono tanti tipi di terricci (o composte, substrati, miscele, la sostanza non cambia) e ci sono generi che prediligono determinate sostanze e altri che ne richiedono altre ancora. Stabilito questo e depennata una delle prime Faq (Frequently Asked Questions) del cactofilo alle prime armi – «Quale è la terra migliore per i miei cactus? – si può dire che da una parte ci sono le caratteristiche che un buon terriccio per cactus deve necessariamente avere, ossia una buona capacità di drenaggio e una bassa percentuale di materiale organico (ad esempio torba o humus di lombrico); dall’altra le esigenze delle singole piante, che possono variare sensibilmente da genere a genere e da famiglia a famiglia (le esigenze in fatto di terriccio di un cactus, ad esempio, possono essere molto diverse rispetto a quelle di una Crassula o di un’Agave).
Vediamo in questo articolo quali sono i migliori substrati per la coltivazione di cactus e piante grasse sulla base della mia esperienza e a seguito di prove e sperimentazioni con varie miscele nel corso degli anni. Nell’articolo vengono descritti nel dettaglio i vari substrati con le percentuali e i dosaggi dei singoli materiali (come pomice, torba, lapillo, sabbia, perlite, ecc.) che dovranno essere assemblati per arrivare al terriccio finale. (…)
Per proseguire nella lettura dell'articolo Accedi o AbbonatiTo continue reading the article LogIn or Subscribe