Nel corso dei millenni i cactus sono stati utilizzati dalle popolazioni locali americane in svariati modi. Con alcuni cereus si realizzano palizzate a protezione delle abitazioni, ad esempio, così come in epoche remote gli aculei uncinati di alcune specie (ad esempio Ancistrocactus) sono stati utilizzati come ami da pesca. Un largo utilizzo di cactacee e piante succulente in generale si ha ancora oggi nel campo alimentare (molti frutti e molti cactus sono commestibili, basti pensare ai garambullos, i frutti del Myrtillocactus, o alle pale delle Opuntia, i cosiddetti nopal). Sul versante della cosmesi e dei prodotti per la cura del corpo è sufficiente pensare all’Aloe, in particolare l’Aloe vera, il cui gel naturale è impiegato nella realizzazione di moltissimi prodotti oggi in commercio.
Meno noto è l’impiego dei cactus come alternativa alla pelle nella creazione di borse, tessuti e scarpe. Eppure, anche sul fronte delle alternative sostenibili alla pelle, si sta aprendo un piccolo varco, come dimostra l’esperienza del brand Desserto®, che ricorre ai cactus (in particolare al ben noto Fico d’India) per realizzare una sorta di “pelle vegana” a basso impatto ambientale. (…)