Dalla metà di aprile le fioriture dei cactus entrano nel vivo: una gallery fotografica

Mammillaria, Turbinicarpus, Ancistrocactus, Echinocereus, Lobivia. Sono solo alcuni dei tanti generi di cactus che fioriscono nel mese di aprile, in primavera avanzata. In questo periodo dell’anno, con l’aumento delle temperature e con le prime annaffiature, si può dire che le fioriture dei cactus entrano davvero nel vivo per susseguirsi ininterrottamente fino all’estate. 

In questa gallery fotografica vediamo alcune delle fioriture di questi giorni nella mia serra. (…)

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Mammillaria luethyi, l’incredibile storia della sua scoperta e tutti i consigli per coltivarla

A differenza di quanto avviene di regola con le cactacee, Mammillaria luethyi fu osservata per la prima volta da un ricercatore non in habitat bensì in un… barattolo da caffè. Strano? Aspettate di leggere la storia per intero, allora. Sì, perché la scoperta di questa specie di Mammillaria è relativamente recente (metà anni Cinquanta del Novecento) e ancora oggi non la si può certamente definire una pianta diffusa in coltivazione o facilmente reperibile sul mercato. Eppure, tra le Mammillaria, è una delle specie più affascinanti in assoluto, una tra le più intriganti e senza dubbio quella con la fioritura più appariscente e al tempo stesso delicata e ammaliante. A far da contraltare a questi pregi ci sono le difficoltà di coltivazione e la propensione al marciume radicale, e sono probabilmente questi elementi, oltre alla lentezza nella crescita, a confinare la luethyi in quell’angolo in cui solo i veri appassionati e i cactofili esperti sono in grado di muoversi (e non sempre con facilità).

Conosciamo meglio questa spettacolare specie di Mammillaria e vediamo come è possibile riuscire a coltivarla con successo, con un minimo di esperienza e i corretti accorgimenti, che cercherò di riassumere, come sempre sulla base della mia esperienza diretta, nell’articolo che segue. (…)

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Sei cactus uguali in tre terricci diversi: un test di coltivazione con Mammillaria hahniana

Nella coltivazione dei cactus, un po’ come con tante altre passioni nella vita, si possono avere due approcci: un approccio “statico”, diciamo “contemplativo” e “collezionistico”, e un approccio “dinamico”, sperimentale e ispirato ad una sempre maggiore comprensione di queste piante. In questo secondo approccio (che è quello che ispira da anni questa mia passione) si rivelano fondamentali lo studio di testi affidabili, il confronto con altri coltivatori e, soprattutto, la sperimentazione sul campo, ad esempio lavorando su terricci, esposizione, tecniche di coltivazione e altro ancora. Limitarsi a coltivare piante – succulente o meno – per anni e anni allo stesso modo, non modificare mai le tipologie dei terricci, l’esposizione o il metodo di coltivazione va benissimo, intendiamoci. Semplicemente, è perfetto per chi si limita ad apprezzare le piante dal solo punto di vista estetico o collezionistico e non ha particolari pretese. Va bene per chi non è interessato a saperne di più, insomma, e non è disposto a correre rischi pur di migliorare e comprendere meglio le piante stesse.

Scopo della coltivazione “wild” o “al naturale” è invece quello di ottenere esemplari il più possibile robusti e dall’aspetto simile a quelli in habitat (parlo di questa filosofia di coltivazione in questo articolo). Per fare questo, oltre a documentarsi e possibilmente viaggiare per osservare le piante in natura, è fondamentale cimentarsi in qualche esperimento ed essere disposti a mettersi in discussione continuamente, anche a costo di perdere qualche esemplare (non quelli di pregio, beninteso). Approfondiamo tutto in questo articolo. (…)

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Agavi, Echinocereus e Mammillaria: le foto in natura dal parco statale di Anza Borrego

Agavi, Echinocereus, qualche Mammillaria, rocce e sabbia e panorami sconfinati. Nella terza e ultima parte del contributo di Ben Grillo, ecco alcuni splendidi scatti dal parco di Anza Borrego, nella California meridionale. Leggi tutto “Agavi, Echinocereus e Mammillaria: le foto in natura dal parco statale di Anza Borrego”

A corona, a stelo lungo, notturni: in fatto di fiori le piante grasse ne fanno davvero di tutti i colori!

Chi non conosce queste piante arriva addirittura a stupirsi del fatto che fioriscano, dimenticando che, in un modo o nell’altro, tutte le piante devono riprodursi. Chi le conosce bene sa che cactus e succulente regalano fioriture spettacolari, in alcuni casi molto vistose e abbondanti. Chi le conosce sa anche che le fioriture delle piante grasse, soprattutto dei cactus, spesso sono effimere. Durano pochi giorni o poche ore. In alcuni casi una notte soltanto. Alcuni cactus impiegano decine di anni per arrivare alla fioritura (ad esempio Echinocactus grusonii e diversi Ferocactus), altri fioriscono già a un anno o due dalla semina (alcuni Turbinicarpus, per citare un genere). E se per attirare gli insetti impollinatori la maggior parte dei fiori di cactus punta tutto sul colore, molto carico e intenso, i fiori di alcuni generi sono anche delicatamente profumati, come nel caso di alcuni Echinopsis e Discocactus.

In questo articolo analizziamo nel dettaglio i vari tipi di fioriture dei cactus e delle succulente in generale anche per imparare a distinguere le varie piante dal tipo di fiore. (…)

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