Irrobustire le spine delle cactacee: un piccolo esperimento con alcune semine di Ferocactus

In base alle esperienze di alcuni coltivatori, le piante del genere Ferocactus sembrano gradire l’aggiunta di materiale calcareo nella composta. A trarne beneficio sarebbero soprattutto le spine, che si irrobustirebbero sensibilmente rispetto a quelle di esemplari coltivati in terricci più “tradizionali”, ad esempio il classico mix pomice, lapillo, torba in parti uguali. Sulla base di questa considerazione ho voluto fare un piccolo esperimento con alcune mie semine di Ferocactus acanthodes (semi ricavati da un frutto secco preso da una pianta adulta durante un viaggio in Arizona) e Ferocactus latispinus. Gli acanthodes sono nati nel 2013, mentre i latispinus sono del 2010. Salvo per il terriccio della semina, che era a base di torba, pomice e ghiaietto, queste piante sono cresciute nella tradizionale composta con un 30% di torba fine e il resto pomice e lapillo in parti uguali. In genere utilizzo questo mix quando voglio aiutare le piante da semina a svilupparsi in tempi più rapidi, per poi passarle in quello che considero il mio “terriccio standard” a base di terra di campo, pomice, ghiaia e torba al 10%.

Nell’articolo che segue vediamo esattamente in cosa consiste questo mio esperimento, quale tipo di terriccio ho deciso di utilizzare e vediamo soprattutto i risultati con le foto scattate a due anni di distanza dal test. (…)

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Spegazzinii, un groviglio di spine per il Gymnocalycium più multiforme e agguerrito

Se c’è una specie di Gymnocalycium altamente variabile, quella è la spegazzinii. A quanto ho potuto osservare in coltivazione, è sufficiente che i semi provengano da pochi chilometri di distanza tra di loro (dato che si può ricavare dal “field number”) per avere differenze notevoli tra due esemplari di questa specie. Volendo estremizzare si può dire che è davvero difficile trovare due spegazzinii identici.

Nell’articolo che segue approfondiamo la conoscenza di questa interessante specie. (…)

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Rinvasare i cactus: qualche consiglio su come farlo al meglio senza… donare il sangue!

Come si rinvasa un cactus? In quale periodo è meglio rinvasare? Come procedere senza farsi male con le spine di queste piante? Il rinvaso è un argomento molto dibattuto tra gli appassionati e ognuno ha la sua tecnica e il suo periodo ideale per travasare le piante.

Rinvasare i cactus: già l’espressione può far storcere il naso. Il rinvaso, in effetti, è spesso una delle ragioni per le quali molti si tengono alla larga dai cactus. Magari la pianta piace, ma l’idea che prima o poi debba essere travasata, con tutte quelle spine, spaventa chi è alle prime armi o non conosce ancora bene queste piante. In molti decidono addirittura di lasciar perdere le cactacee per dedicarsi alle succulente a foglia, decisamente meno ostiche da affrontare durante un rinvaso. In realtà, anche piante particolarmente spinose come Echinocactus grusonii o Ferocactus non sono così difficili da rinvasare. Qualche accortezza, un po’ di esperienza e qualche “trucco” e se ne esce senza dover letteralmente “donare il sangue”.

Vediamo, qui di seguito, come procedere e tutto quello che c’è da sapere sui rinvasi, in particolare quelli più impegnativi a causa delle dimensioni della pianta e della presenza di spine sul fusto. (…)

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Copiapoa cinerea, la più spettacolare tra tutte le piante di questo genere originario del Cile

Le Copiapoa sono, per definizione, le classiche cactacee per “collezionisti”. Ho messo appositamente il termine “collezionisti” tra virgolette perché non è una parola che amo particolarmente, se abbinata alle piante, che sono e restano, ai miei occhi, esseri viventi con i quali possiamo interagire. Detto questo, è un dato di fatto che le Copiapoa, e la specie cinerea in particolare, sono da sempre oggetto delle sciagurate attenzioni di veri e propri “cacciatori” di piante. Non a caso la cinerea resta una delle piante maggiormente depredate in habitat e vendute sul mercato nero. Una piaga, questa, che insieme ad altri fattori (cambiamento climatico in primis) sta portando questa specie verso un triste destino. Ho recentemente visto parecchie foto scattate da un appassionato in viaggio in Cile, luogo di origine di queste piante. Le foto documentano senza pietà le pessime condizioni in cui versano intere popolazioni di Copiapoa, in estrema sofferenza, se non morte, a causa dei mutamenti climatici indotti dall’uomo.

Nell’articolo che segue approfondiamo la conoscenza di questo cactus straordinario. (…)

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In pieno sole, in serra o sul balcone: l’importanza della luce e dell’aria per far crescere bene i cactus

La luce è fondamentale per ogni essere vivente, a partire dalle piante. E’ un’ovvietà, ma da questo non si può prescindere se vogliamo coltivare al meglio cactus e piante succulente in genere. Piante, oltretutto, che nella maggior parte dei casi vogliono molte ore di luce al giorno; in alcuni casi luce diretta o comunque non filtrata, in altri luce non diretta ma ugualmente intensa. Ci sono infatti piante succulente che, se collocate in pieno sole, rallentano la crescita, si scottano e arrivano anche a morire. Al contrario, molte piante grasse e molti cactus, se non ricevono la giusta quantità di luce diretta, avranno una crescita stentata, con spine deboli e fusti allungati.

In questo articolo vediamo cosa dobbiamo sapere riguardo alla giusta esposizione dei cactus e delle succulente in generale. A chiusura dell’articolo è disponibile una tabella riassuntiva sul tipo di esposizione di cui necessitano le principali famiglie di piante grasse. (…)

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