Cactus e rinvasi: il classico mix pomice, lapillo, torba (poca) per velocizzare la crescita

In genere comincio i rinvasi da metà dicembre in avanti, per terminare entro i primi mesi del nuovo anno. Quest’anno, considerato il numero di piante da mia semina che necessitano di un rinvaso (gli “esuberi” che ogni tanto cedo ad amici o conoscenti), ho cominciato con largo anticipo. Nonostante le temperature ancora alte per il periodo, infatti, le piante sono già in stasi e si può procedere a travasare senza problemi. Il periodo del rinvaso è uno degli argomenti più dibattuti, insieme alla composizione dei terricci di coltivazione: c’è chi travasa solo piante in vegetazione, chi solo in primavera, chi durante l’inverno e chi travasa in qualsiasi periodo dell’anno. Diciamo che non c’è una regola fissa: io stesso, nel corso degli anni, ho rinvasato praticamente in tutte le stagioni, a seconda delle esigenze, e non ho mai riscontrato problemi. L’importante è attenersi a quell’unico accorgimento davvero utile che è quello di evitare di annaffiare subito dopo il rinvaso. Occorre dare alle radici danneggiate o tagliate durante il rinvaso il tempo di cicatrizzare in terriccio asciutto, così da evitare il rischio che possano innescarsi marciumi. Il resto è questione di scelte. Personalmente preferisco travasare e cambiare terra alle piante durante la stagione invernale, o comunque quando i cactus e le succulente sono in stasi vegetativa, ad esempio appena prima della primavera, così che tra il rinvaso e la prima annaffiatura intercorrano diverse settimane. Da anni seguo questa “regola” e non ho mai avuto problemi. Certo, può capitare che qualche pianta faccia fatica a ripartire dopo un rinvaso, al punto da restare bloccata anche per un anno intero, ma questo può succedere rinvasando in qualsiasi periodo. Non dimentichiamo che per le piante il rinvaso è in ogni caso uno “stress” non da poco. Anche per questo prediligo l’inverno, quando le cactacee sono a riposo e gli effetti del rinvaso sono meno “traumatici”.

Approfondiamo il tema dei rinvasi e dei substrati per cactus, in particolare del terriccio “standard” a base di pomice, lapillo e torba in parti uguali, nell’articolo che segue. (…)

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La coltivazione di cactus e piante grasse: le cure stagionali e quel che c’è da fare durante l’anno

Ad ogni stagione corrisponde una fase di sviluppo delle piante. Cactus e piante grasse non fanno eccezione e se vi sono stagioni in cui queste piante vegetano e fioriscono, ve ne sono altre in cui le succulente rallentano o fermano del tutto la crescita per entrare in stasi. E’ dunque importante conoscere i “tempi” delle nostre piante per coltivarle al meglio e mantenerle sempre in salute. Ecco perché è bene conoscere le cure stagionali necessarie ai cactus e alle succulente.

Dei fattori fondamentali per la coltivazione di cactus e succulente ho parlato in vari articoli di questo sito, in particolare quelli raccolti nella categoria Coltivazione. Questo post vuole essere una sorta di “mappa” riassuntiva organizzata per stagioni, con l’indicazione di ciò che c’è da fare in ogni periodo dell’anno.

Nell’articolo che segue passiamo allora in rassegna le cure stagionali, ossia tutto quello che c’è da fare, a livello di annaffiature, fertilizzazione, rinvasi, esposizione, ecc. stagione per stagione, per far crescere al meglio i cactus e le piante succulente in generale. La guida vuole essere un pratico “vademecum” in sintesi (ma ogni argomento può essere approfondito grazie agli appositi link interni) di ciò che è utile e consigliato fare in primavera, in estate, in autunno e in inverno.

Insomma, una sorta di prontuario da tenere sempre a portata di mano per organizzare i lavori, sia che si disponga di una serra oppure di un terrazzo, di un balcone o anche di un semplice davanzale. (…)

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Rinvaso di Euphorbia e Ariocarpus con un tentativo di riproduzione del loro habitat

Riprodurre in vaso l’habitat delle succulente è soprattutto un lavoro di documentazione e pazienza. Molti coltivatori si sono specializzati in questa tecnica e riescono a creare veri e propri angoli di deserto in vasi o cassette. In questo periodo avevo tre Ariocarpus retusus e cinque Euphorbia obesa da rinvasare, quindi ne ho approfittato e ho cercato di riprodurre un po’ l’ambiente in cui vivono queste piante.

In questo articolo descrivo in dettaglio tutti i passaggi del rinvaso con il mio piccolo tentativo di riproduzione, a livello estetico e con alcuni compromessi, dell’ambientazione di queste piante. (…)

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Irrobustire le spine delle cactacee: un piccolo esperimento con alcune semine di Ferocactus

In base alle esperienze di alcuni coltivatori, le piante del genere Ferocactus sembrano gradire l’aggiunta di materiale calcareo nella composta. A trarne beneficio sarebbero soprattutto le spine, che si irrobustirebbero sensibilmente rispetto a quelle di esemplari coltivati in terricci più “tradizionali”, ad esempio il classico mix pomice, lapillo, torba in parti uguali. Sulla base di questa considerazione ho voluto fare un piccolo esperimento con alcune mie semine di Ferocactus acanthodes (semi ricavati da un frutto secco preso da una pianta adulta durante un viaggio in Arizona) e Ferocactus latispinus. Gli acanthodes sono nati nel 2013, mentre i latispinus sono del 2010. Salvo per il terriccio della semina, che era a base di torba, pomice e ghiaietto, queste piante sono cresciute nella tradizionale composta con un 30% di torba fine e il resto pomice e lapillo in parti uguali. In genere utilizzo questo mix quando voglio aiutare le piante da semina a svilupparsi in tempi più rapidi, per poi passarle in quello che considero il mio “terriccio standard” a base di terra di campo, pomice, ghiaia e torba al 10%.

Nell’articolo che segue vediamo esattamente in cosa consiste questo mio esperimento, quale tipo di terriccio ho deciso di utilizzare e vediamo soprattutto i risultati con le foto scattate a due anni di distanza dal test. (…)

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Rinvasare i cactus: qualche consiglio su come farlo al meglio senza… donare il sangue!

Come si rinvasa un cactus? In quale periodo è meglio rinvasare? Come procedere senza farsi male con le spine di queste piante? Il rinvaso è un argomento molto dibattuto tra gli appassionati e ognuno ha la sua tecnica e il suo periodo ideale per travasare le piante.

Rinvasare i cactus: già l’espressione può far storcere il naso. Il rinvaso, in effetti, è spesso una delle ragioni per le quali molti si tengono alla larga dai cactus. Magari la pianta piace, ma l’idea che prima o poi debba essere travasata, con tutte quelle spine, spaventa chi è alle prime armi o non conosce ancora bene queste piante. In molti decidono addirittura di lasciar perdere le cactacee per dedicarsi alle succulente a foglia, decisamente meno ostiche da affrontare durante un rinvaso. In realtà, anche piante particolarmente spinose come Echinocactus grusonii o Ferocactus non sono così difficili da rinvasare. Qualche accortezza, un po’ di esperienza e qualche “trucco” e se ne esce senza dover letteralmente “donare il sangue”.

Vediamo, qui di seguito, come procedere e tutto quello che c’è da sapere sui rinvasi, in particolare quelli più impegnativi a causa delle dimensioni della pianta e della presenza di spine sul fusto. (…)

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